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Raccomandazioni IRC durante RCP in caso di soggetto affetto da Covid-19 rivolto ai soccorritori e operatori sanitari

L’emergenza sanitaria da Coronavirus espone tutti, operatori sanitari professionisti, volontari attivi e la popolazione che si presta alle manovre di primo soccorso, che vengono a contatto con soggetti infetti da Coivd-19.

Ogni volta che viene eseguita la Rianimazione Cardio-Polmonare, in particolare su una vittima sconosciuta, esiste un rischio di infezione, associato soprattutto alla valutazione del respiro e alla esecuzione delle ventilazioni di soccorso.

Italian Resuscitation Council intende integrare tali indicazioni con quelle fornite dalle istituzioni internazionali e in particolare da European Resuscitation Council (ERC) con lo scopo di offrire informazioni e suggerimenti aggiornati e affidabili.

E’ da tenere presente che i soggetti da considerare potenzialmente infetti da Sars-Cov-2 o affetti da Covid-19 sono le persone che presentano febbre, tosse, difficoltà respiratoria oppure se hanno:

  • soggiornato nei Paesi esteri con epidemia in atto o nelle aree italiane colpite da casi di infezione nei 14 giorni precedenti;
  • avuto contatto stretto con persone con infezione probabile o accertata.

Raccomandazioni Italian Resuscitation Council per la Rianimazione Cardio-Polmonare da parte della popolazione generale


Queste raccomandazioni si applicano a chiunque sia testimone di un arresto cardiaco nel quale sia necessario eseguire la Rianimazione Cardio-Polmonare e/o utilizzare un defibrillatore automatico o semiautomatico in ambiente extra-ospedaliero.

Rianimazione Cardio-Polmonare Adulti

Con lo scopo di incoraggiare l’esecuzione della Rianimazione Cardio-Polmonare riducendo i rischi per il soccorritore e in attesa di nuove evidenze scientifiche, Italian Resuscitation Council raccomanda, in caso di soggetto adulto in arresto cardiaco con sospetta o accertata infezione COVID-19, di eseguire la Rianimazione Cardio-Polmonare con le sole compressioni toraciche, seguendo questo algoritmo:

  • Valutare la coscienza scuotendo la vittima nella parte inferiore del corpo;
  • Valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima;
  • Chiamare il 112/118 per ricevere assistenza dall’operatore di centrale segnalando il sospetto che si tratti di paziente con infezione da COVID-19;
  • Seguire le indicazioni dell’operatore di centrale;
  • Se la vittima non è cosciente e non respira o non respira normalmente, iniziare le compressioni toraciche senza ventilazioni, mettendo le mani al centro del torace e spingendo con profondità di 5-6 cm e frequenza di 100-120 min, senza interruzioni;
  • Se disponibile un defibrillatore, utilizzarlo secondo la procedura standard;
  • Continuare la Rianimazione Cardio-Polmonare con sole compressioni e defibrillazione con DAE, se indicata, fino all’arrivo dell’ambulanza, seguendo le istruzioni pre-arrivo della centrale operativa.

L’uso precoce di un defibrillatore aumenta significativamente le probabilità di sopravvivenza della persona e non aumenta il rischio di infezione.

Rianimazione Cardio-Polmonare Bambini

Nei bambini è improbabile che l’arresto cardiaco sia causato da un problema cardiaco, mentre è più probabile che sia legato ad un problema respiratorio.
Per questo motivo, la Rianimazione Cardio-Polmonare completa con compressioni toraciche e ventilazioni rimane fondamentale per aumentare le possibilità di sopravvivenza.
In ogni caso, è importantissimo agire rapidamente, chiamando il 118/112, per garantire che il bambino riceva immediatamente il trattamento di cui ha bisogno.
Pur ammettendo che eseguire le ventilazioni di soccorso può aumentare il rischio di trasmissione del virus al soccorritore (ma anche al bambino, nel caso in cui il soccorritore sia infetto, ma asintomatico), va considerato che questo rischio è molto più basso rispetto alla morte certa del bambino in caso non si intervenga con la Rianimazione Cardio-Polmonare.
Se infatti un bambino non respira normalmente e non viene intrapresa alcuna azione, il suo cuore si fermerà definitivamente esitando in arresto cardiaco.

In caso di un bambino in arresto cardiaco con sospetta o accertata infezione COVID-19, si raccomanda di eseguire la Rianimazione Cardio-Polmonare completa con compressioni toraciche e ventilazioni e seguendo questo algoritmo:

  • Valutare la coscienza scuotendo e chiamando la vittima;
  • Valutare il respiro guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale; se necessario, avvicinare il proprio volto a quello della vittima per percepire rumori respiratori;
  • Chiamare il 112/118 per ricevere assistenza dall’operatore di centrale segnalando il sospetto che si tratti di paziente con infezione da COVID-19;
  • Seguire le indicazioni dell’operatore di centrale;
  • Se la vittima non è cosciente e non respira o non respira normalmente, iniziare con cinque ventilazioni e proseguire con 30 compressioni toraciche alternate a due ventilazioni, mettendo le mani al centro del torace con frequenza di 100-120 min.;
  • Se disponibile un DAE, utilizzarlo secondo la procedura standard.

In entrambi i casi di Rianimazione Cardio-Polmonare su adulti e bambini:

  • Continuare la RCP e defibrillazione con DAE, se indicata, fino all’arrivo dell’ambulanza, seguendo le istruzioni pre-arrivo della centrale operativa.
  • Se il soccorritore ha accesso a dispositivi per la ventilazione senza contatto diretto (maschera tascabile), è ragionevole utilizzarli.
  • Al termine della Rianimazione Cardio-Polmonare, tutti i soccorritori devono lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool.
  • Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile.
  • Si raccomanda di prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti (Uffici di Igiene di riferimento della propria AUSL, medico di base, numeri telefonici dedicati, ad es. 1500).

Raccomandazioni Italian Resuscitation Council per Rianimazione Cardio-Polmonare da parte degli operatori sanitari in caso accertato o sospetto di Covid-19

Queste raccomandazioni sono rivolte ai soccorritori professionali che si trovino nella situazione di dover gestire un arresto cardiaco improvviso in un soggetto con sospetta o accertata infezione da Sars-Cov-2 (Covid-19) sia in ambito intra-ospedaliero che extra-ospedaliero.

  • Identificare in anticipo i pazienti a rischio di arresto cardiaco, in modo da adottare tutte le misure appropriate per prevenire l’arresto cardiaco ed evitare l’esecuzione di una Rianimazione Cardio-Polmonare non protetta.
  • Indossare i Dispositivi di Protezione Individuali (la mascherina facciale deve essere almeno di livello FFP2, preferibilmente FFP3).

I Dispositivi di Protezione Individuali rappresentano il requisito minimo di sicurezza per le seguenti manovre: valutazione iniziale del paziente, esecuzione delle compressioni toraciche, monitoraggio del ritmo elettrocardiografico e gestione delle vie aeree.

La necessità di indossare un Dispositivi di Protezione Individuali può ritardare l’inizio della Rianimazione Cardio-Polmonare, ma la sicurezza degli operatori è fondamentale.

È possibile ridurre questo ritardo modificando le procedure organizzative, ad esempio con la disponibilità di kit Dispositivi di Protezione Individuali sui carrelli di rianimazione e nei mezzi di soccorso, ed anche con la formazione al loro utilizzo.

In assenza di una corretta dotazione Dispositivi di Protezione Individuali, il soccorritore si sottopone a un rischio significativo di infezione: di conseguenza, se non si dispone di Dispositivi di Protezione Individuali adeguati, si raccomanda di iniziare la Rianimazione Cardio-Polmonare con le sole compressioni toraciche, anche nell’arresto cardiaco con presunta causa ipossica.

Di seguito la procedura che si raccomanda seguire:

  • Confermare l’arresto cardiaco valutando l’assenza di segni di vita e l’assenza di respirazione normale ma evitando il contatto con la faccia e la bocca del paziente. Non eseguire la manovra “Guarda, Ascolta, Senti” (GAS) con l’orecchio e la guancia vicino alla bocca del paziente. Si può valutare la presenza di un polso carotideo, se addestrati a farlo. In caso di dubbi sulla diagnosi di arresto cardiaco, iniziare le compressioni toraciche fino all’arrivo del team di rianimazione (intra-ospedaliero o mezzo sanitario avanzato o ALS se arresto extra-ospedaliero).
  • Iniziare la Rianimazione Cardio-Polmonare con le sole compressioni toraciche e monitorare il ritmo cardiaco del paziente il prima possibile (nel bambino, iniziare la Rianimazione Cardio-Polmonare standard con compressioni toraciche e ventilazioni di soccorso!). Evitare la ventilazione bocca a bocca e/o l’uso di maschere tascabili. Se il paziente sta già ricevendo ossigenoterapia supplementare tramite maschera facciale, lasciare la maschera sul viso del paziente durante le compressioni toraciche.
  • Il personale di reparto, se già dotato di Dispositivi di Protezione Individuali, può aiutare ad eseguire le compressioni prima dell’arrivo del team di rianimazione.
  • Defibrillare rapidamente se indicato; il ripristino precoce della circolazione, infatti, può evitare la necessità di supporto avanzato delle vie aeree e la ventilazione.
  • La ventilazione deve essere eseguita con la tecnica per la quale si è ricevuta una formazione adeguata. Per la maggior parte degli operatori sanitari ciò significa utilizzare la cannula orofaringea e la ventilazione con maschera e pallone a due soccorritori.
  • Una volta arrivati, i membri del team di rianimazione (intra-ospedaliero o del mezzo sanitario avanzato o ALS se arresto extra-ospedaliero) devono indossare i Dispositivi di Protezione Individuali prima di intervenire per continuare le manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare in corso.
  • La gestione avanzata delle vie aeree con dispositivi sopraglottici o intubazione tracheale deve essere eseguita solo da personale esperto e adeguatamente protetto, secondo un protocollo di intubazione rapida che riduca la possibilità di creare aerosol dalle vie aeree del paziente (vedi raccomandazioni SIAARTI di seguito). Se si decide di proseguire con l’intubazione orotracheale, ove possibile e rapidamente disponibile, si raccomanda di procedere con utilizzo di video laringoscopio per ridurre il contatto ravvicinato con le vie aeree della vittima (vedi raccomandazioni SIAARTI).
  • I pazienti possono avere un arresto cardiaco causato direttamente dall’infezione da COVID-19 e/o da una malattia coesistente. È importante tentare di identificare e trattare le eventuali cause reversibili (ad es. una ipossiemia grave) prima di valutare l’interruzione della Rianimazione Cardio-Polmonare.
  • Al termine della Rianimazione Cardio-Polmonare, smaltire o pulire tutte le apparecchiature utilizzate durante la Rianimazione Cardio-Polmonare secondo le raccomandazioni del produttore e le linee guida locali. Assicurarsi di non lasciare sul letto del paziente e/o sul cuscino nessuno strumento utilizzato per la gestione delle vie aeree, es. laringoscopio, aspiratore, cannula, ma di riporli nei contenitori adeguati (laringoscopio) e/o smaltirli nei contenitori dei rifiuti appropriati (aspiratore, cannula).
  • Al termine della Rianimazione Cardio-Polmonare, rimuovere e smaltire tutti i Dispositivi di Protezione Individuali con attenzione, seguendo le linee guida locali, al fine di evitare auto-contaminazione. Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone e/o con gel per le mani a base di alcool.

Le procedure RCP e l’impiego dei dispositivi DPI può essere soggetta a modifiche e evoluzioni, al fine di mettere maggiormente in sicurezza gli operatori e al tempo stesso massimizzare l’efficacia delle manovre di soccorso. E’ pertanto consigliato seguire con attenzione nuove disposizioni e raccomandazioni pubblicate sui siti istituzionali e principali fonti di riferimento in ambito RCP.

Fonte:
IRChttps://www.ircouncil.it/per-sanitari/coronavirus/
IRChttps://www.ircouncil.it/per-il-pubblico/coronavirus-2/

Siti di informazione ufficiali:
Ministero della Salutehttp://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Istituto Superiore di Sanitàhttps://www.iss.it/coronavirus



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