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118 Varese: attivi 1.200 defibrillatori ma non sempre ubicati in aree corrette

Il responsabile del 118 di Varese, il Dottor Guido Garzena, invita i comuni ed i soggetti coinvolti nella valutazione delle aeree in cui collocare i defibrillatori, a individuare meglio la scelta del posizionamento dei dispositivi salvavita.
La provincia di Varese conta circa 1.200 defibrillatori installati, ma non tutti quelli attivi sono segnalati alla centrale 118.

Il Dottor Garzena, responsabile del 112 NUE (Numero Unico di Emergenza) di Varese e coordinatore del 118, sottolinea l’importanza di costruire una rete efficiente e razionale per la risposta tempestiva davanti alle urgenze di tipo cardio-circolatorio:

«Che i DAE siano importantissimi per salvare la vita di chi viene colpito da arresto cardiaco, è cosa risaputa – dichiara il Dottor Garzena – E anche piuttosto diffusa la conoscenza di come si utilizzano, e lo confermano i dati sulla partecipazione ai tantissimi corsi organizzati sul territorio in cui si insegnano le tecniche di rianimazione di base, compreso l’utilizzo dei defibrillatori.
Quello che invece va fatto è una revisione della loro collocazione. Spesso i Comuni dispongono di un numero di defibrillatori sufficiente, ma non sempre le i DAE vengono notificati al 118, inoltre non sempre vengono posizionati in maniera corretta.
Quando si acquista un defibrillatore, infatti, è fondamentale registrare l’apparecchiatura alla centrale operativa del 118, che detiene l’anagrafe di tutti questi strumenti, con il dettaglio sulla loro collocazione. In questo modo, in caso di emergenza, gli operatori del 118 possono dare indicazioni precise alle persone presenti affinché inizino le manovre salvavita in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. In caso di arresto cardiaco, infatti, ogni secondo è prezioso e intervenire prontamente con il massaggio cardiaco e il defibrillatore fa la differenza non solo tra la vita e la morte, ma anche per la salvaguardia della funzione cerebrale dal sopraggiungere di ipossia (mancanza di ossigeno al cervello) causata dall’arresto cardiaco improvviso.
Importantissimo, poi, è collocare i defibrillatori nei luoghi adatti, che devono essere facilmente accessibili in caso di necessità e ben distribuiti sul territorio tenendo conto dei percorsi dei cittadini e delle attività che si svolgono nelle diverse zone del comune.
Spesso, girando per i Comuni, scopro che i defibrillatori sono collocati in maniera non funzionale, lontano dai posti in cui l’affluenza o la particolare attività che vi si svolge ne richiederebbe la presenza. La centrale operativa del 118 è a disposizione dei Comuni per verificare la situazione e indicare la corretta collocazione di ogni apparecchiatura sul territorio.
Per quanto riguarda il numero di defibrillatori presenti in Provincia di Varese, sono tranquillo: fermo restando il principio per cui più ce n’è, meglio è, il numero di defibrillatori presenti è adeguato alla necessità. Dei 10mila defibrillatori presenti in Lombardia, 1200 sono in Provincia di Varese. Quello che va migliorato è la loro collocazione, non tanto sul territorio provinciale, ma a livello dei singoli comuni, affinché, in caso di emergenza, l’apparecchiatura sia sempre disponibile in tempi rapidi.
Vorrei aggiungere un ulteriore appello, che riguarda il servizio di elisoccorso: chiedo ai Sindaci di individuare e comunicarci delle piazzole nel territorio di loro competenza in cui far atterrare, nei casi di intervento, l’elicottero del 118. Non si tratta di piazzole attrezzate, che già ci sono, ma di punti in cui atterrare per essere più vicini ai pazienti che hanno bisogno di noi».

Il Decreto Balduzzi, è al momento l’unica normativa che definisce l’obbligo del defibrillatore, esclusivamente per le società e associazioni dilettantistiche e professionistiche, che ne disciplina vari aspetti.


Di seguito abbiamo estrapolato i punti del DL Balduzzi che trattano questi argomenti specifici:

Decreto Balduzzi – Allegato E, punto n°2:

2. La Catena della Sopravvivenza
Il DAE deve essere integrato e coordinato con il sistema di allarme sanitario 118;

Qua viene appunto ripreso quanto dichiarato dal Dottor Garzena, in merito alla segnalazione del defibrillatore alla centrale operativa del 118, affinchè lo inserisca nella rete dei DAE disponibili sul territorio. Questa attività è rivolta prevalentemente a guidare i soccorritori laici ai DAE più vicini in modo rapido ed efficiente.

Decreto Bladuzzi – Allegato E, punti n° 4.3 e 4.4

4.3 Manutenzione e segnaletica
I DAE devono essere sottoposti alle verifiche, ai controlli ed
alle manutenzioni periodiche secondo le scadenze previste dal manuale
d’uso e nel rispetto delle vigenti normative in materia di apparati
elettromedicali.
I DAE devono essere mantenuti in condizioni di operatività; la
batteria deve possedere carica sufficiente a garantirne il
funzionamento; le piastre adesive devono essere sostituite alla
scadenza.
Deve essere identificato un referente incaricato di verificarne
regolarmente l’operatività.
Gli enti proprietari dei DAE possono stipulare convenzioni con le
Aziende Sanitarie o con soggetti privati affinchè gli stessi
provvedano alla manutenzione delle apparecchiature, ponendo comunque
i costi a carico del proprietario.
Per i DAE posizionati in modo fisso in luoghi aperti al pubblico
è raccomandato, ove possibile, l’utilizzo di contenitori esterni con
meccanismi automatici di segnalazione che si attivano al prelievo del
dispositivo con segnalazione immediata alla Centrale Operativa 118.
Il DAE deve essere collocato in luoghi accessibili e deve essere
facilmente riconoscibile; il cartello indicatore della posizione del
DAE con gli adesivi “Defibrillatore disponibile” e “AED available”,
deve essere ben visibile e posizionato all’ingresso.

4.4 Informazioni sulla presenza del defibrillatore
Le società sportive e, ove previsto, i gestori degli impianti
sono tenuti ad informare tutti i soggetti, che a qualsiasi titolo
sono presenti negli impianti (atleti, spettatori, personale tecnico
etc.), della presenza dei DAE e del loro posizionamento mediante
opuscoli e cartelloni illustrativi o qualsiasi altra modalità
ritengano utile (video, incontri, riunioni).

Diamo quindi voce a questa importante segnalazione, chiedendo di fare attenzione nella scelta del luogo dove posizionare i defibrillatori ed alla corretta segnalazione.

Le principali aziende che producono e/o commercializzano defibrillatori, forniscono anche servizi di consulenza e supporto alla gestione completa di progetti di cardioprotezione ed installazione, oltre a progetti PAD (Public Access Defibrillatore) strutturati.

Link alla mappa dei DAE attivi in Lombardia a cura di AREU.

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